Wednesday, November 5, 2008

Italiani!

Innanzitutto c' e' da ammettere che questo blog fa schifo; se guardate quello dei miei compagni volontari ( ve lo consiglio, ci sono anche molte fotografie! ), l' Italia fa davvero una brutta figura. Il lato positivo della vicenda potrebbe stare nello spronarvi a consultare le versioni nelle altre lingue, cosi' da respirare un po' di aria europea, invece che stare sempre col naso schiacciato alla nostra finestra dove batte tanta pioggia. E' solo una scusa, la verita' e' che col computer sono una schiappa, ma ha i suoi vantaggi! Enjoy reading, old proud Italians!

Storia e funzioni dell' Edwenase Rehabilitation Centre

L' Edwenase Rehabilitation Centre nacque nel 1958, appena un anno dopo l' acquisizione d' indipendenza del Ghana, quando il neo presidente e fautore dell emancipazione nazionale Kwame Nkrumah decise di stabilire un centro di riabilitazione per ciascuna delle 9 regioni del paese. Secondo i suoi piani ciascun centro avrebbe dovuto provvedere all insegnamento di diverse discipline manuali a persone diversamente abili, a cui sarebbe poi stato garantito un posto di lavoro all interno del ministero del welfare o come insegnanti delle arti appena acquisite. Nel 1966 Nkrumah fu peró rovesciato da un golpe militare e nel successivo susseguirsi di governi provvisori il suo progetto fu pian piano abbandonato. Restarono peró i centri, compreso quello di Kumasi, che nel 1974 venne spostato da Kwaso, periferia est, ad Edwenase, un quartiere occidentale del capoluogo Ashanti, da cui il nome. Oggi il centro ospita settanta ragazzi e ragazze con diversi handicap: vi sono ciechi, sordomuti, fisicamente e/o mentalmente disabili, o persone con difficoltá nell apprendimento. I dipartimenti sono sei: artigianato, calzature, sartoria, parrucchiere, lavoro a maglia e ricamo, moda.
A parte le difficoltá economiche, che non permettono un perfetto funzionamento delle varie attivitá, causa carenza di materiale e cattive condizioni del presente, il maggior problema é la mancanza della certezza d' impiego una volta terminati gli studi, proprio ció che Nkrumah si era premunito di garantire. In ogni modo il centro continua a funzionare e permette a questi ragazzi di imparare ad avere cura di sé stessi, insegnando loro ad andare in bagno, lavarsi, mangiare e pulire i propri vestiti, oltreche' le tecniche base dei mestieri a cui sono avviati; e poi a vivere in una comunitá, sconfiggendo cosí la solitudine e l alienazione a cui sarebbero altrimenti condannati.

Progetto biglietti natalizi nel caldo caldo Ghana!

L' idea dei biglietti d' auguri natalizi é venuta a Dorota e Lena, due volontarie, una polacca e l' altra tedesca, che lavorano al centro dagli inizi di ottobre. Con loro ci sono Markus, tedesco anche lui, io e Damien, un irlandese insegnante d' inglese.Tutti noi siamo qui per nove mesi di volontariato, chi con il Servizio Volontario Europeo, chi con Weltwärts, un programma di volontariato giovanile del governo tedesco, chi, come Damien, per conto suo.
L' idea vuole rispondere a due differenti bisogni: da una parte l' esigenza di raccogliere fondi per supplire a diverse carenze del centro, sia a livello di manutenzione, sia a livello di materiali vari, nei laboratori come nelle attivita' ricreative; dall' altra il bisogno di sfogare la creativita' dei ragazzi in un altro campo rispetto a quello prettamente artigianale, magari aggiungendoci qualcosa di fantasioso, di artistico, di proprio. Le difficolta' ci sono, molti ragazzi possono prendere parte al lavoro solo nelle sue fasi piu' semplici, ma le potenzialita' sono davvero tante, pian piano molti di loro fanno progressi, anche piccole operazioni possono essere vissute come dei grandi successi e i ragazzi si divertono a tagliare, colorare, attaccare colla dappertutto, attaccarsi l uno all altro con la colla, magari giusto per ribadire di volersi bene.
I biglietti d' auguri sono fatti utilizzando le foglie degli alberi tropicali che crescono attorno al centro, soprattutto banani; alcuni hanno in copertina dei simboli ghanesi di panno locale ( Adinkra symbols, per saperne di piu' consultate la pagina in inglese! ), disegnati, tagliati e incollati dalla classe di moda, altri dei disegni fatti dai ragazzi degli altri dipartimenti; per quanto riguarda questi ultimi noi volontari abbiamo creato delle forme standard, come l' albero di natale, la stella cadente, la palma, e abbiamo chiesto ai ragazzi di riportarne il profilo su un foglio di carta, tagliarlo e colorarne l' interno, e alla fine incollarlo sulla foglia di banano: a parte per il taglio delle foglie e la crezione delle forme, dove i volontari hanno fatto la gran parte del lavoro, la fantasia dei ragazzi e' stata sempre protagonista, come testimoniano improbabili e splendide palme tutte rosse, o abeti coi colori del ghana, o uno scuolabus , che non so chi avra' la fortuna di comprare. All' interno dei biglietti abbiamo poi cucito dei foglietti di carta, per permettere di scriverci degli auguri personali.

I soldi che guadagneremo dalla vendita dei biglietti d' auguri saranno spesi in questa maniera:

1)le entrate dei dormitori sono rialzate, il che costringe i ragazzi in sedia a rotelle a smontare e a tirarsela dietro ogni volta che entrano o escono. Vogliamo costruire delle rampe che permetteranno loro di muoversi senza tutti questi impacci.
2)Vogliamo dar vita a una biblioteca, con libri in inglese e libri in twi e poi altri da colorare, e altri ancora per imparare a leggere, a scrivere e a contare; vogliamo poi comprare dei giochi in scatola, e fogli da disegno e colori per trasformare la biblioteca in un luogo dove tutti, anche chi non ha la possibilita' di leggere, potra' sentirsi coinvolto e divertirsi insieme agli altri.
3)Parallelamente a questo progetto stiamo organizzando, insieme a uno dei professori del centro, dei corsi in cui insegneremo ai ragazzi inglese e matematica; vogliamo procurare loro un quaderno, una penna, una matita, una gomma e un temperino a testa.

Una volta raggiunti questi scopi pubblicheremo sul sito le foto delle rampe e del materiale appena acquistato.

Il prezzo dei biglietti e’ di 1 Euro per quelli coi disegni, 2 euro per quelli coi simboli di panno, ma nessuno si lamentera’ se verserete qualcosa in piu’.

Il numero dei biglietti e’ limitato, per cui vorrei chiedere ai parenti, amici, conoscenti di chiamare i miei genitori ( 0437/ 34417 ) e dire loro quali e quanti biglietti desiderano comprare. Purtoppo i tempi sono ristretti e credo che riusciro’ a mandar su una cinquantina forse 70 biglietti. Una volta che sapro' esattamente quanti biglietti potro' mandar su e, grazie alla lista, a chi andranno, avvisero' chi potra' davvero ricevere un biglietto; probabilmente molti che desideravano un biglietto non riusciranno a riceverlo, mi dispiace. Chi ricevera' la conferma potra' versare i soldi sul mio conto in banca ( vedi sotto). Spediro' le carte ai miei genitori, che poi le faranno arrivare a chi le aveva prenotate. Scusate l’ informalita’ della procedura, e l’ alto tasso di fiducia richiesto, ma visti i tempi e il numero limitato di carte disponibili non c’ e’ altro modo.

In ogni modo, per chi fosse interessato a fare una donazione, senza ricevere nessuna carta in cambio ma soltanto un grazie, queste sono le coordinate del mio conto, aperto presso l’ agenzia Belluno Martiri B di Unicredit Banca:

IBAN
Codice paese IT
Check digit 73
CIN L
ABI 02008
CAB 11910
N. Conto 000100521799

Potete versare i vostri contributi, piccoli o grandi, sul conto 100521799. Anche qui, mi dispiace dovervi richiedere tutta questa fiducia, ma il centro non ha un conto in banca e aprirne uno sarebbe costato toppo!

Per quanto riguarda queste ulteriori e spontanee donazioni, gli obbiettivi sono i seguenti:
1)Molti ragazzi non possono permettersi di pagare la rata mensile, per cui il centro sopravvive grazie a numerose donazioni di locali e associazioni piú o meno importanti; in ogni modo la situazione economica é sempre piuttosto critica. Il direttore vorrebbe ampliare il pollaio del centro, cosí da aumentare le entrate grazie alla vendita di galline e uova e cercare di far diventare il centro il piú autosufficiente possibile. Abbiamo bisogno di soldi per comprare il legname per le gabbie, e chiaramente i galli e le galline.
2)i ragazzi mangiano quello che é coltivato nei campi annessi al centro, cioé mais. La bravura della cuoca fa sí che essi riescano a mangiare diversi piatti durante la settimana, ma la loro alimentazione rimane monotona, non mangiano molta carne e alla lunga la loro dieta non é affatto salutare. Sarebbe necessario garantire loro una qualche varietá alimentare, nonché un aumento delle porzoni.
3)Il centro é sprovvisto di qualsiasi kit di pronto soccorso. Nel caso di vere e proprie emergenze i ragazzi vengono portati all' ospedale ma qui non ci sono ne garze, ne cerotti ne disinfettanti e in caso di lievi ferite e tagli cutanei nessuno ha il materiale adatto per provvedere.
4)I dipartimenti non hanno materiale a sufficienza. In quello di sartoria, per esempio, vi sono solo due macchine da cucire per dodici studenti, in quello d´ artigianato manca il legname adatto, dalla parrucchiera vi sono solo due spazzole per dieci apprendiste, mancano i colori per le tinte e la macchina per la permanente é rotta.
5)I bagni perdono in continuazione, a causa di tubature antiquate o semplicemente mal fatte. Vogliamo sostituirle con pezzi adeguati, cosí da evitare la fastidiosa sensazione di avere i piedi in ammollo mentre si fa cacca o pipí.
6)Il muro all' entrata del centro é tanto ampio quanto squallido. Vogliamo dipingere una enorme cartina del mondo, cosí da abbellirlo e intanto insegnare ai ragazzi un pó di geografia o se non altro la posizione del loro paese. Vorremmo poi attaccare le loro foto vicino al Ghana, pensiamo davvero che diventerá bellissimo. I ragazzi possono metterci un sacco di entusiasmo e olio di gomito, ma finché non abbiammo pennelli e colori il muro resterá triste com' é.

Per ulteriori informazioni, i dubbi, i complimenti o le proteste, questa e' la mia mail:
tiarebeldia@yahoo.it
mentre questo e' il mio numero di cellulare:
0240439099
anche se vi avviso che le telefonate italia-ghana sono piuttosto costose, a meno che non utillizziate una carta internazionale.